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Si allega ordinanza ATS 35 del 10/10/2024 che dispone:  

Istituzione Zona di Protezione da influenza aviaria che interessa i Comuni di: Calvisano , Gottolengo, Isorella, Gambara, Ghedi, Remedello, Visano.

Istituzione Zona di Sorveglianza da influenza aviaria che interessa i Comuni di: Acquafredda, Calvisano, Carpenedolo, Cigole, Fiesse, Gambara, Ghedi, Gottolengo, Leno, Milzano, Montichiari, Pavone Del Mella, Pralboino, Remedello, Visano.

Divieto per entrambe le suddette zone di immissione selvaggina e utilizzo richiami vivi appartenenti agli ordini degli anseriformi e caradriformi (i capi devono rimanere nelle gabbie presso il luogo di utilizzo e non essere spostati per alcun motivo)

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Si allegano ordinanze ATS 442 del 10/10/2024 E 37 del 11/10/2024 che dispongono:

- L’istituzione della Zona di Protezione da influenza aviaria, così come delimitata dalla mappa allegata, che interessa i comuni di: Casaletto di Sopra, Camisano, Offanengo, Ricengo e Romanengo.

L’istituzione della Zona di Sorveglianza da influenza aviaria, così come delimitata dalla mappa allegata, che interessa i comuni di: Orzinuovi, Roccafranca, Camisano, Campagnola Cremasca, Capralba, Casale Cremasco-Vidolasco, Casaletto di Sopra, Casaletto Vaprio, Castel Gabbiano, Castelleone, Crema, Cremosano, Cumignano Sul Naviglio, Fiesco, Genivolta, Izano, Madignano, Offanengo, Pianengo, Ricengo, Romanengo, Salvirola, Sergnano, Soncino, Ticengo e Trigolo.

Divieto per entrambe le suddette zone di immissione selvaggina e utilizzo richiami vivi appartenenti agli ordini degli anseriformi e caradriformi (i capi devono rimanere nelle gabbie presso il luogo di utilizzo e non essere spostati per alcun motivo).

I Comuni di Orzinuovi e Roccafranca sono parzialmente interessati. Sul resto del territorio Comunali tali restrizioni non si applicano

 

SI INFORMANO I GENTILI SOCI CHE PER CHI FOSSE INTERESSATO A SVOLGERE IL CORSO “FORMAZIONE IN MATERIA DI BIOSICUREZZA PER L’ISCRIZIONE ALL’ELENCO NAZIONALE DEI BIOREGOLATORI”, L’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE UMBRIA E MARCHE HA RESO DISPONIBILE LO SVOLGIMENTO DELLO STESSO IN MODALITA’ ON-LINE.

PER ACCEDERVI OCCORRE REGISTRARSI COME “SOGGETTO ABILITATO AI SENSI DELLA LEGGE N. 157 DEL 1992 AL PRELIEVO VENATORIO” AL SEGUENTE LINK 

A seguito del Decreto del Presidente TAR n. 02298/2024 del 14 settembre 2024, che accoglie l’istanza in sede cautelare monocratica presentata dai ricorrenti, finalizzata a sospendere “…. gli effetti degli atti impugnati nella parte in cui autorizzano l’apertura della caccia a tutte le specie avicole al 15 settembre 2024, anziché al 2 ottobre 2024”, d’intesa con il Direttore Generale, si evidenzia che:

la caccia a tutta l’avifauna è sospesa

la caccia a Lepre, Minilepre, Coniglio selvatico e Volpe è consentita, come da calendario, dal 15 settembre p.v.

l’attività di prelievo degli ungulati è consentita secondo le disposizioni vigenti

l’attività di addestramento cani è consentita secondo le disposizioni del calendario venatorio

Poiché gli atti impugnati non riguardano gli istituti faunistico venatori a gestione privata, il decreto monocratico non si applica a tali istituti, ad eccezione dell’avifauna migratoria non allevata, per la quale il prelievo è sospeso.

cordialmente

Faustino Bertinotti

Direzione Generale Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste

Dirigente UO Politiche ittiche, Faunistico venatorie, Foreste e Montagna

 
 

Ricordiamo ai gentili soci che, ai sensi dell'Art. 10 della Legge 353 del 21/11/2000, le zone boscate i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco sono soggette al divieto di caccia per la durata di 10 anni. 

Per verificare quali zone sono interessate da tale divieto vi invitiamo a consultare il seguente link: GEOPORTALE REGIONE LOMBARDIA

 

Si informano i gentili soci che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 236 del 09/10/2023 la modifica all'art. 31 della legge 11 febbraio 1992 n. 157 attinente al divieto di utilizzo e transito munizioni contenenti piombo nelle zone umide o entro 100 m dalle stesse.

A tal fine si allega:

- Estratto della Gazzetta Ufficiale (Per visionare testo completo clicca qui)

- Elenco zone umide convenzione di Ramsar (clicca qui);

Gli elenchi dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) sono disponibili sul sito del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica al seguente link: clicca qui

Su questo portale è possibile inoltre visualizzare sulla mappa i siti natura 2000 clicca qui 

 

 
 

La peste suina africana (PSA) è una malattia virale dei suini e dei cinghiali, compresi quelli selvatici, altamente letale.

Non colpisce gli esseri umani, e, poiché non esistono vaccini e data l’elevata capacità di diffusione, è in grado di mettere in ginocchio interi comparti, quali le produzioni italiane d’eccellenza di prosciutti e salumi, con conseguenze socio-economiche devastanti.

La malattia si diffonde per contatto diretto con altri animali infetti o, indirettamente, attraverso attrezzature e indumenti contaminati o con la somministrazione ai maiali di scarti di cucina, pratica vietata dai regolamenti europei oramai dal 1980.

COMPORTAMENTI CORRETTI E PROMUOVERE LE GIUSTE PRECAUZIONI DA ADOTTARE:

·  non portare in Italia, dalle zone infette comunitarie, prodotti a base di carne suina o di cinghiale, quali, ad esempio, carne fresca e carne surgelata, salsicce, prosciutti, lardo, salvo che i prodotti non siano etichettati con bollo sanitario ovale;

· non portare in Italia prodotti a base di carne suina o di cinghiale, freschi o surgelati, salsicce, prosciutti, lardo da Paesi extra-europei;

· smaltire i rifiuti alimentari, di qualunque tipologia, in contenitori idonei e non somministrarli per nessuna ragione ai suini domestici;

·   non lasciare rifiuti alimentari in aree accessibili ai cinghiali;

·   informare tempestivamente i servizi veterinari il ritrovamento di un cinghiale selvatico morto;

·  per i cacciatori: pulire e disinfettare le attrezzature, i vestiti, i veicoli e i trofei prima di lasciare l’area di caccia; eviscerare i cinghiali abbattuti solo nelle strutture designate; evitare i contatti con maiali domestici dopo aver cacciato;

· per gli allevatori: rispettare le norme di biosicurezza, in particolare cambiare abbigliamento e calzature quando si entra o si lascia l’allevamento e scongiurare i contatti anche indiretti con cinghiali o maiali di altri allevamenti; notificare tempestivamente ai servizi veterinari sintomi riferibili alla PSA e episodi di mortalità anomala.

 

Link utili:

A.T.S. Brescia

Ministero della Salute

Regione Lombardia

 

Di seguito si allega la lettera del Presidente  Sala.

 

Di seguito vengono allegate le lettere ricevute dagli SPEDALI CIVILI per le donazioni efettuate.

 

 

Di seguito alleghiamo il VADEMECUM per il cacciatore